Diario di bordo

Diario di bordoIl blog, un Diario di bordo, un’esperienza nata con fulmineoltreilponte.it ed il suo diario, Campo di lancio, che si è trasformata ed evoluta in questa nuova veste. Analisi, opinioni, informazioni e curiosità, pensieri critici e sentimenti. Insomma una voce scossa dal mondo che ci circonda, dalla necessità di imprimere nella mente e non dimenticare, perché “un popolo senza memoria è un popolo senza storia e senza futuro“. Un modo per fissare, archiviare, custodire, ciò che accade intorno a noi e mettere a disposizione di tutte/i il proprio percorso, condividerlo.

Un fiume in piena di notizie ci inonda ogni giorno. Ci riteniamo informati, ma stiamo annegando in un rumore di fondo. Il blog, un Diario di bordo, vuole essere anche uno squillo, un sussulto. Riflessioni, narrazioni, approfondimenti, dati e riferimenti come esercizio personale, ma anche contributo collettivo. Un modo per condividere la necessità critica su ciò che ci circonda. Nessun megafono (mi incepperei), ma dalla necessità di riflettere, silenziosamente in mezzo a folle urlante, per poter trovare una sitenti in un dialogo multipolare. Qui troverete tutti i miei articoli, potrete commentarli e se volete condividerli.

Questa pagina ha come icona Antonio Gramsci,

Odio gli indifferenti. Credo come Hebbel che «vivere vuol dire essere partigiani»


  • L’ignoranza è forza, così come la guerra è pace e la libertà è schiavitù. Probabilmente nemmeno Orwell avrebbe pensato che la sua distopica visione fosse raggiungibile. Ma restando fedeli al bispensiero, e capovolgendo gli assiomi del Socing, tutto torna, correntemente. Non si tratta di uno sproloquio e se non avete letto 1984, affar vostro, riparate.
  • Se la città venisse a sapere
    Se non vedo le questioni non esistono, se non sento non avrà modo di ascoltare critiche e se non parla nessuno le verrà a sapere. Non si tratta delle tre famose scimmiette ma dell’amministrazione comunale spezzina, diretta sapientemente dal sindaco Peracchini. Cieca, perché qualsiasi questione relativa alle aree militari si volta dall’altra parte. Sorda, perchè
  • In una città fortemente caratterizzata da una marcata e storica presenza di presidi bellici come La Spezia, il 4 novembre non c’è nulla da festeggiare. Anzi, assume una particolare rilevanza il percorso di mobilitazione che ha già portato in piazza migliaia di persone. Contro il genocidio e per la riconversione pacifica della nostra società che
  • Le basi dipinte di blu
    Chissà, forse alla Spezia è valso l’insegnamento di Jeffrey Lebowski riguardo al regime di droghe piuttosto rigido da sostenere, sta di fatto che vedono tutti blu. Ma il filtro colorato parrebbe un tipico effetto propaganda, perché in alternativa occorrerebbe invocare l’effetto stupefacente. D’altronde, se esce un dossier su qualche quotidiano nazionale, a stretto giro di
  • il patriottismo dei comunisti
    Ebbene si, il patriottismo dei comunisti, miei piccoli lettori. Da qualche tempo sono tornato alla ricerca e alla scrittura di qualcosa che narri e che lo faccia insinuando le sue trame nella Storia. Ma io preferisco la storia degli ultimi rispetto ai primi e il titolo non sia fuorviante. E nel tempo dell’inganno universale, riscoprire
  • Featured Video Play Icon
    Recentemente ho rivisto il capolavoro di Mel Brooks e quando si presenta frau Blucker ho avuto un’illuminazione: è la senatrice Pucciarelli tale e quale e il lontananza ho sentito hihihihihihi. Il nistrito tuttavia non dovrebbe essere preceduto da un’austera inflessione germanica, bensì da un cacofonico accento lunigianese ed un eloquio bandito da ogni manuale della
  • Per la prima volta nella sua storia, la fiera di guerra SeaFuture arriva al suo epilogo ansante, sopraffatta dal pensiero critico e per la prima volta a memoria d’uomo, segna la scomparsa del dibattito sulle aree militari, sul destino dell’arsenale e della base tinta di blu. Qualcuno potrebbe obiettare che il mio sia un’eccesso di
  • I numeri sono importanti ma il concetto resta che quel che si è mobilitata è la meglio umanità. L’aggettivo non è presunzione, ma una declinazione oggettiva di chi contrappone barbarie e profitti a giustizia ed uguaglianza, preludio di una pace reale, non fittizia. 10mila persone nelle strade di una città fortezza come La Spezia, che
  • SeaFuture. Riconvertiamolo la fiera di guerra. Basi blu. Demilitarizziamo il territorio. La Flottilla è sulla via per Gaza per fermare il genocidio. Siamo l’equipaggio di terra che la sosteniene. Si assalten la Flottilla todes al carrer. Se assaltano la flottilla, tutti in strada. In questi giorni le emozioni non sono mancate. Fino a qualche tempo
  • Confesso che in questi giorni le parole di Ettore Cervi assumono ancor più significato: “Sempre coraggio, e tutto sarà niente”. Lui le scrisse, prima di morire insieme ai suoi sei fratelli di fronte ai fucili fascisti, la mattina all’alba del 28 dicembre 1943. Io le ho mutuate per dare un senso a ciò che scrivo
  • Armiamoci e partiamo
    Il fiume di retorica non ha deluso le aspettative, per cui, armiamoci e partiamo. Nessuno avrebbe pensato diversamente. Le litanie sono quelle di due anni fa, repliche di quelle di 4 anni or sono e via dicendo, biennalmente. I tratti di comunanza tuttavia travalicano l’immaginazione e così, si aprono le danze della fiera di guerra,
  • Legalità, Pace e umanità nella Repubblica italiana significano ripudiare la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Sta scritto nella Costituzione. Che piaccia o non piaccia, questa è la legge fondamentale del paese in cui viviamo. 27 settembre 2025. Le vie della città spezzina
  • oltre la riva ai confini del mare
    I confini del mare, oltre la riva è un progetto di sensibilizzazione al diritto di accesso al mare. Nasce dall’energia di giovani e dalla loro voglia di proporre di reimmaginare il golfo della Spezia, insieme a chi vive il territorio. Riportare consapevolezza nel territorio spezzino, sulle difficoltà di accesso al mare, dovuta all’estensione dell’area militare
  • Mentre il contribuente italiano paga il brand del bellissimo veliero Vespucci, il ritorno con cui guadagna Confindustria, almeno apparentemente, è  circo di cifre. Si diceva un tempo, privatizzare i ricavi, socializzare le perdite. Vale per le fiere belliche, figuriamoci per un simbolo della retorica militarista tricolore come il Vespucci. Bello l’è bello, come dice chi
  • Il pane e la guerra, SeaFuture 2025
    Mentre a Gaza i sopravvissuti stanno morendo di fame, nell’occidente moderno il pane e la guerra sono ormai una dicotomia imprescindibile. O almeno così vogliono farci credere. Come? Non si inventa nulla. Almeno non si butta via nulla. Sembra che Goebbels avesse teorizzato un decalogo assai interessante riguardo alla propaganda. Ma ogni cosa a suo
  • Nel cammino verso Riconvertiamo SeaFuture 2025, un appuntamento con la collaborazione della libreria Ricci, un incontro con la presentazione de Il golfo ai poeti. Giovedì 18 settembre, dalle ore 18.30, presso il Bar Kai to go, in via Chiodo 109 alla Spezia. In previsione della manifestazione del 27 settembre, un momento di riflessione e di
  • Ecco il testo dell’appello alla manifestazione del 27 settembre 2025, Riconvertiamo SeaFuture. No alla mostra militare navale Mentre continua – nel silenzio complice delle istituzioni europee – lo sterminio genocida da parte di Israele nella Striscia di Gaza e la pulizia etnica in Cisgiordania, l’Unione Europea ha delineato un piano di riarmo da 800 miliardi
  • Cover-up - seymour hersh
    Alla mostra del Cinema di Venezia sarà presentato in anteprima mondiale Cover-Up, il nuovo documentario su Seymour Hersh e la sua carriera nel giornalismo investigativo dei registi Laura Poitras e Mark Obenhaus. Le proiezioni seguiranno questo autunno al Toronto Film Festival e al New York Film Festival. Il film continuerà a essere proiettato nei festival
  • Campeggio No Base 2025
    Dal 5 al 7 settembre 2025, il Movimento No Base lancia un campeggio territoriale. Un appuntamento di fronte alle reti del centro militare CISAM, all’interno del Parco Regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, nel Presidio di Pace dei “Tre Pini”. Saranno tre giorni importanti, in un luogo di lotta concreta. In quei tre giorni ci sarà un
  • Caro Sindaco ti scrivo e non per distrarmi un po’. Per mia fortuna, nel 2022, non fui eletto in consiglio comunale. Di fronte a certe affermazioni, trovo che, dato il mio temperamento e la serietà con cui mi approccio a ideali e valori, probabilmente avrei bissato Nikita Sergeyevich Khrushchev, non battendo una scarpa, ma entrambe.
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    Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? La tragicità del momento dovrebbe imporre sobrietà, tuttavia il passo dal tragico al tragicomico, in questo mondo post-moderno, è fin troppo breve. Senti, ma che tipo di fiera è, non è che alle dieci state tutti
  • Un regime di apartheid, un genocidio, oppure tanti altri termini, ma in realtà c’è un Olocausto a Gaza. Non sono io a dirlo, ma è una scritta apparsa nientemeno che sul muro del pianto. Chi è capace di contaminare le pietre con calunnie antisemite malate ha dimenticato cosa significa essere ebreo. Chiedo alla polizia israeliana
  • Il palio del golfo ha scoperto la quattordicesima borgata, Gaza. Qualcuno potrebbe pensare ad una provocazione, invece no. E’ il frutto dell’umanità che non è sopita sulle sponde del golfo più militarizzato d’Italia e che non si volta dall’altra parte. Sta di fatto che, la 100sima edizione della disputa remiera spezzina, ha visto vincere l’umanità.
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    Non voglio dividere il mondo tra buoni e cattivi, ma il dramma che vive la popolazione palestinese, non dal 17 ottobre ma da decenni, dovrebbe porci qualche dubbio che campane, pentole e quant’altro sia del tutto insufficiente quando a Gaza la gente viene fatta morire di fame e se qualcuno va ad aiutarli, gli attivisti
  • Per un rigurgito fognario bisogna davvero scomodare un olandese, antesignano dell’Illuminismo, per avere coscienza che non c’è da ridere, ne da piangere ma da capire? Di cosa poi, direte voi, miei piccoli lettori. In realtà, guardandosi attorno, di molte questioni. 30 morti di fame (di fame!) a Gaza in un giorno, basterebbe. Ma nel nostro
3d book display image of Il golfo ai poeti (no basi blu)

L'ultimo lavoro

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese. Pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla. Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.
Antonio Mazzeo

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