Una notte al museo
Analisi Il golfo ai poeti Libri Local Omnia sunt communia
William Domenichini  

Una notte al museo

Immaginiamo una notte al museo, non un museo qualunque. Una notte al Museo Tecnico Navale della Spezia. Probabilmente le polene prenderebbero vita, nei loro mitologici riferimenti, in un’esperienza degna di Hollywood. Non è la prima volta che il museo della Marina militare desta interesse, curioso che per l’ennesima volta lo sdegno superi la meraviglia. Ma non temete. Questa volta, è il caso di dirlo, il diavolo ha fatto le pentole, ma non i coperchi.

Il caso, come spesso accade in tema di aree militari, spazi e loro gestione, approda in Parlamento. Ma come altrettanto spesso accade, si tratterebbe di semplici passerelle. Un deputato chiede e la questione resta nel dimenticatoio fino alla notte dei tempi.  Il 13 aprile 2023 (seduta n. 86) c’è chi interro il ministro sulla questione:

maria grazia frijiaPer sapere quali siano gli intendimenti del Governo in merito al Museo tecnico navale di La Spezia, al fine di garantirne il funzionamento, la riqualificazione e promozione culturale.

on. Maria Grazia Frijia
Camera dei deputati, seduta n. 86
(13 aprile 2023)

Una notte al museoE’ bene chiarire che il Museo Tecnico Navale non è solo un luogo che fa eccitare i nostalgici, dei tempi in cui i treni arrivavano in orario. Certo, tra gadget e statue di Francesco Messina, scultore assai quotato nel ventennio e apprezzato soprattutto dalle famiglie MussoliniCiano, chi ha la tendenza ad alzare il braccio teso si sente rinfrancato. Tuttavia si tratta di un pezzo di memoria, di storia della città, delle dinamiche che l’hanno trasformata, in bene, degli errori che l’hanno segnata, in male. Insomma, un pezzo di storia. Senza contare che, piaccia o no, si tratta di un luogo pubblico, di proprietà dello Stato.

Mettiamo da parte le questioni nostalgiche e scendiamo su un piano un po’ più gretto, quello contabile. Probabilmente secondo l’amministrazione militare che ne gestisce il funzionamento, il Museo non sta in piedi, economicamente. Così si apre un baratro sul suo futuro, evidentemente da metterne in dubbio la sopravvivenza. Dura legge, quella del mercato, soprattutto quando nel mercato si espongono merci come memoria, ricordo, cultura, insomma prodotti poco richiesti, dato l’andazzo generale.

Così, il fiore all’occhiello della Marina militare, luogo dedicato alle sue celebrazioni ed attività belliche, si pone, come tutto del resto di questi tempi, in una strategia di intersezione con le prospettive turistiche della Spezia del XXI secolo. Una città di B&B. La vexata questio è molto semplice: Come? La risposta, visti i tempi che corrono, altrettanto semplice: esternalizzare. Un mantra, accuratamente mascherato, che è ormai regola nelle residue attività produttive dell’Arsenale stesso e che non può certo escludere l’unico luogo accessibile al pubblico, all’interno del perimetro dell’area militare spezzina arsenalizia. Se poi traduciamo questa parola, esternalizzare, sul Devoto Oli si troverebbe: socializzare i costi, privatizzare i ricavi.

Difesa Servizi ha emesso il disciplinare di gara per l’affidamento della gestione e valorizzazione delle attività di “Business Museum” del compendio museale spezzino. L’affidamento previsto è in concessione di servizi per la gestione economica e valorizzazione per 144 mesi di concessione, 96 dei quali decorrenti dalla stipula del contratto di concessione e con un rinnovo automatico di 48 mesi, se nessuna delle parti avrà inviato formale disdetta. La stima presunta del fatturato, pertanto, connessa alla vendita dei biglietti per l’accesso dei visitatori e dalle ulteriori attività commerciali svolte relativamente al periodo di concessione è di circa € 4.200.000.

In sintesi. Lo Stato italiano, proprietario di un museo, non ritenendo di esser in grado di gestirlo, lo riammoderna (spendendo un sacco di quattrini) e lo da in gestione per 12 anni, per un canone mensile di circa 30 mila euro.

Museo tecnico navale_ipotesi di ampliamento

Forse gli interessati hanno fatto una ricerca di mercato, anche molto semplice su un motori di ricerca qualsiasi. Il risultato potrebbe essere che, come raccontato ne Il golfo ai poeti, i canoni di locazione degli immobili interni all’Arsenale sono più a buon mercato. Questo nonostante i locatari facciano anche buoni affari con la Marina militare, con forniture piuttosto considerevoli.

La questione puzza di zolfo? Sta di fatto che nessun soggetto privato si è fatto avanti per il bando, sbandierato ai quattro venti. Difesa Servizi, il 21 aprile 2023, emise il bando di gestione, con scadenza a luglio. Nessuno si è fatto avanti. Allora lo si è prorogato al 10 settembre. Deserto. Forse più che odore di zolfo, le folte schiere di filantropici benefattori dall’amor patrio, hanno annusato odor di fregatura. Possibile che nessun capitano coraggioso invocato dalla politica? Parrebbe di no, almeno per il momento. Ma non disperiamo

Su cosa appare disperante è il contesto generale. Un bene pubblico, ai margini di un’area come quella dell’Arsenale, enorme e pressoché deserta, salvo nuovi inserimenti di aziende private, in balia degli eventi. Anzi, dell’assenza di una programmazione seria, di una riorganizzazione dell’intera area. Eppure stiamo parlando di un pezzo di storia della città, il cui valore testimoniale, storico, culturale sarebbe inestimabile. Certamente la sua valorizzazione dovrebbe essere contestuale. Ma a quanto pare l’unica idea partorita è quella del luogo delle nostalgie e dei ricordi. Per ora non particolarmente di successo.

Ricordate l’interrogazione parlamentare citata all’inizio? Con inusuale celerità, il ministro, membro dello stesso partito dell’on.Frijia, risponde.

Per gli aspetti di più stretta competenza della Difesa, si rende noto che il 21 aprile 2023 è stato pubblicato il bando per l’affidamento a terzi della gestione economica del Museo tecnico navale (Mu.te.na.) di La Spezia, ai sensi della Convenzione, in data 23 dicembre 2019, tra lo Stato Maggiore della Marina, la direzione dei lavori e del demanio e difesa servizi S.p.A. Il programma di gestione del Mu.te.na. riguarda la riorganizzazione e il potenziamento dell’infrastruttura e dei servizi museali mediante la ridefinizione degli spazi espositivi – prevedendo anche una migliore fruizione e valorizzazione delle collezioni esistenti – e la progressiva implementazione di apparati tecnologici e multimediali, in modo da realizzare un assetto in grado di coinvolgere emotivamente il visitatore e rendere fruibile il museo e i suoi contenuti anche da remoto.

Al fine di migliorare l’offerta espositiva del museo, è al vaglio un’ipotesi di ampliamento della struttura ed è in corso una ricognizione di oggetti di rilevanza storico-tecnologica e archeologico-industriale presenti nell’area arsenalizia e un’attività conoscitiva e di ricerca per la musealizzazione di mezzi navali minori e di un sommergibile di prossima radiazione dal novero di quelli in servizio.

Con riferimento, invece, alla possibilità di inserire il museo tra gli interventi del piano strategico grandi progetti culturali, rendo noto che il Ministero della cultura, sentito al riguardo, ha comunicato che, nell’ambito della propria programmazione strategica, i luoghi appartenuti alla storia militare del nostro Paese sono oggetto di primaria attenzione poiché rivestono interesse di natura culturale e identitaria.

In tale ottica, la prospettiva è quella di stanziare finanziamenti specifici per la loro tutela, riqualificazione e promozione a beneficio non solo del patrimonio culturale in sé, ma, di riflesso, di tutto il territorio interessato alla valorizzazione anche di ulteriori reperti conservati nei magazzini o da musealizzare.
Per quanto precede in premessa, si potrà valutare, in futuro, l’opportunità di un investimento sul Museo tecnico navale di La Spezia a valere sulla programmazione del piano strategico grandi progetti beni culturali, anche in considerazione del fatto che il programma si pone l’obiettivo di rilanciare beni e siti di notevole interesse e importanza nazionale per i quali si rende necessario realizzare progetti organici di tutela e riqualificazione

Guido Crosetto
Ministro della difesa
(20 ottobre 2023)

Vuoi vedere che nell’attesa, nottetempo, la statua di Ciano prenda vita e vada a discorrere con le polene?

PS: a proposito di sostenibilità. L’appaltante chiarisce che “la classe energetica, ove non specificata, è da intendersi la classe G“. Un immobile in classe G indica, in particolar modo un bassissimo, quasi nullo livello di efficienza energetica; consumo energetico estremamente elevato; impatto ambientale notevole, causato dalle emissioni che finiscono nell’ambiente esterno. Quando si dice le bugie hanno le gambe corte.


 

0 0 voti
Rating articolo
Sottoscrivi
Notificami
Lascia un tuo commento
Lascia un tuo commento

1 Commento
Il più vecchio
Più recente Più votato
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
3d book display image of Il golfo ai poeti

L'ultimo arrivato!

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

ORDINALO!
1
0
Mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero. Lascia un tuo commentox