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Benvenuti!

Ettore Cervi - Tutto sarà nienteBenvenuti. "Sempre coraggio, e tutto sarà niente". Sono le parole di Ettore Cervi, prima di morire, insieme ai suoi sei fratelli, di fronte ai fucili fascisti, la mattina all'alba del 28 dicembre 1944. Quelle parole, un simbolico epitaffio dei sette fratelli, vuole essere una speranza, una luce anche di fronte alle situazioni più avverse, un incoraggiamento a prendere coscienza, come disse il padre più tardi, che dopo un raccolto ne viene sempre un altro. Una speranza che è motore di tante passioni, per me tra le tante, quella di scrivere. Farlo significa lasciare un segno, ma soprattutto prendere una posizione, difendere i propri valori, passare un testimone.

Quelle parole hanno dato vita a questo spazio, in cui troverete i miei scritti, l’ottimismo della volontà che vuole anteporsi al pessimismo della ragione. Proprio da quel pensiero, e dalle lettere che Gramsci scrisse dal carcere occorre attingere l'insegnamento secondo il quale "anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio".

Basi blu
- NOVITà-
Il golfo ai poeti

No Basi Blu

Un bellissimo saggio che racconta come la cultura di guerra e morte genera gli stessi mostri, in tutto il paese: pessimismo, obbedienza, passività, conformismo, opportunismo, clientelismo. Politici fotocopia, iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche, "moderni" gattopardi. Lo scenario narrato è doloroso, tragico, inquietante, ma è un coraggioso atto di denuncia, in cui traspare lo smisurato amore per la comunità in cui vive. Ferisce il cuore, ma fa respirare speranza ed utopia. Un altro mondo è ancora possibile. Anzi è necessario.

Antonio Mazzeo

150 anni di servitù militari, discariche, amianto, inquinamento di acque ed aria, rischi nucleari e la perdita del 95% di occupazione.

La risposta della politica è un progetto che aumenta gli approdi militari, non crea nessun posto di lavoro e costa alle tasche del contribuente 354 milioni di euro

Il golfo ai poeti
Basi blu
Fulmine
Fulmine è oltre il ponte
- RESISTENZA -
Fulmine è oltre il ponte

Vite appese oltre la Linea Gotica

Puoi chiamarci banditi ma ti tratterremo come prigioniero di guerra, perché siamo noi patrioti. Combattiamo per liberare la nostra patria da voi e dai crucchi e che ti piaccia o meno, nessuno di noi che non abbia l’autorità datagli da una sentenza di un tribunale ti torcerà un capello. Voi che avete venduto il nostro paese ai nazisti sapete cosa significa?

Da una storia vera, un romanzo partigiano. L’intreccio di vite vissute al di là della Linea Gotica, in una evocativa narrazione di storie ascoltate fin dall’infanzia.

Un progetto dal basso, realizzato con la casa editrice dei Scampia, con gli spacciatori di libri della Marotta & Cafiero.

Fulmine è oltre il ponte
Fulmine
Scuola lab
- CONTRIBUTI -
La scuola
Laboratorio di Pace

Volume II. Militarismi e narrazioni belliciste

Considerato l’interesse che ha suscitato l’incontro dal titolo La scuola laboratorio di pace. Conoscere i conflitti, prevenire la guerra, organizzato dal CESP e tenutosi a Napoli il 5 maggio 2022, si è pensato di replicare con altri convegni in tutta Italia, mettendo al centro della discussione il conflitto in corso in Ucraina e altre questioni riguardanti la militarizzazione del nostro...

La Scuola. Laboratorio di pace

150 anni di servitù militari, discariche, amianto, inquinamento di acque ed aria, rischi nucleari e la perdita del 95% di occupazione.

La risposta della politica è un progetto che aumenta gli approdi militari, non crea nessun posto di lavoro e costa alle tasche del contribuente 354 milioni di euro

La Scuola. Laboratorio di pace
Scuola lab
Riconversioni
- UN ALTRO MONDO POSSIBILE -
Riconversioni urbane

a cura del Municipio dei Beni Comuni

Un lavoro collettivo che ha visto la partecipazione di urbanisti, giuristi, giornalisti e di quella ampia fetta di associazionismo sensibile al dibattito esistente sulla riqualificazione, intesaquale argine politico contro le tentazioni speculative. Un lavoro dedicato alla città di Pisa e alla nuova azione di recupero degli spazi portata avanti dal Municipio dei Beni Comuni.

15 febbraio 2014 - Pisa. Quartiere San Martino, ex caserma “Curtatone e Montanara” è stata liberata. Circa 4000 mq di edifici e 8000 mq di parco, in pieno centro cittadino, completamente inutilizzato ed abbandonato dal 1994.

Una trama di relazioni, di esperienze e di narrazioni di realtà in rapporto con aree militari, da Trieste a Taranto, passando per Bologna, La Spezia, Livorno, Roma, Napoli. Storie di lotte, contro la conservazione dello status quo e speculazioni, di liberazioni, di riappropriazione, rilancio e riconversione.

Riconversioni urbane
Riconversioni
Bio
- Chi sono -
William Domenichini

Scrivere è un perpetuo porsi domande
senza pretendere di trovare le risposte.

Designer per campare, antifascista per respirare. Scrivo, faccio cose, vedo gente, stanco, sobillo. Il fascino della complessità delle cose, l'intolleranza verso l'intolleranza., il sogno di una società in cui i diritti di tutti seppelliscano gli interessi di pochi. Osservare, conoscere, studiare ed assemblare i pezzi di un mondo per raccontarli, in un piccolo atto rivoluzionario.

Chi sono? William Domenichini...

Ut scelerisque ipsum nec non vulputate sapien. Amet at diam elementum tellus consequat. Dui cras faucibus.

Elit nec, sit gravida cras massa sagittis non egestas elit. Aliquet velit erat dictum quisque volutpat. Arcu lacinia.

Chi sono? William Domenichini...
Bio
Basi blu
- NOVITà-
Il golfo ai poeti

No Basi Blu

C'era una volta il golfo decantato da Virgilio, Dante, Petrarca, Byron, Shelley, Lawrence, Hemingway, D’Annunzio, Pasolini. Il golfo che fu dei poeti. Quel golfo oggi è circondato da un filo spinato ed un muro oltre il quale non c'è che abbandono e nocività. Invece di parlare di riconversione lo attende una finzione sostenibile: Basi blu.

150 anni di servitù militari, discariche, amianto, inquinamento di acque ed aria, rischi nucleari e la perdita del 95% di occupazione.

La risposta della politica è un progetto che aumenta gli approdi militari, non crea nessun posto di lavoro e costa alle tasche del contribuente 354 milioni di euro

Il golfo ai poeti. No basi blu
Basi blu
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Diario di bordo, il blog

Il blog è l'esperienza nata con fulmineoltreilponte.it ed il suo diario, Campo di lancio e si è trasformata in un Diario di bordo. Analisi, opinioni, informazioni, curiosità, mosse dal mondo che ci circonda, dalla necessità di imprimerle ed archiviarle, perché "un popolo senza memoria è un popolo senza storia e senza futuro". Un fiume in piena di notizie ci inonda ogni giorno, crediamo di essere informati, ma stiamo solo annegando in un rumore di fondo. Diario di bordo vuole essere uno squillo di tromba, riflessioni, narrazioni, approfondimenti, dati e riferimenti. Nessun megafono (mi incepperei), ma solo la necessità di riflettere in silenzio in mezzo ad una folla urlante.

Odio gli indifferenti. Credo come Hebbel che «vivere vuol dire essere partigiani»
Antonio Gramsci

Potrebbe esser peggio

Marty Feldman, riesumando il cadavere che avrebbe dato il corpo a Frankenstein Jr., esclama: "potrebbe esser peggio". Vuoi vedere che sono capaci solo di lagnarsi? Un po' come Feldman e Wilder nei panni del dr. Frenkenstin e di Aigor? Come…
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Cauterizzare le ferite, vivere per il solo senso che ha

Vivere per il solo senso che ha

L'auto procede in una notte gelida, su una strada di provincia: "Cauterizzare le ferite, vivere per il solo senso che ha". Il cd era entrato da poco nell'autoradio, quando le autoradio ingoiavano ancora i cd. Il momento ridanciano, seguì la…
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A conti fatti, fulge super mare

Se a conti fatti son beati i matti, l'LHD Trieste fulge super mare. Per qualcuno parrebbe un afflato antipatriottico, un irriverente accostamento, eppure fino ad oggi lo splendore superficiale pare appannato dalle torbide acque in cui naviga il fiore all'occhiello…
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Scripta manent...

Urtubia - Tutto sarà nienteQuando iniziai a scrivere, mosso dal voler conservare una memoria, senza alcuna ambizione personale imboccai una strada, quella che continuo a percorrere: raccontare delle storie. Gli orrori del mondo, le vite degli altri, un po' di me stesso (ma non troppo), le gioie della vita, gli incubi che la possono attraversare. Una "collega" mi disse: la tua scrittura è un atto civile, politico. Le risposi che anche la sua scrittura è un atto civile e politico, come la nostra esistenza, ogni qualvolta rifugga dall'ignavia. Se ciò che facciamo, inevitabilmente, riflette quello che siamo, allora racconto un pezzo di noi stessi, nel mondo che ci circonda, cercando di farlo con l'intento di "restare umani".

Il possibile dell’impossibile, questa è stata la mia vita.
Lucio Urtubia

Riconversioni urbane

Riconversioni urbane nasce il 15 febbraio 2014. Quella mattina le energie che animano Pisa sono scoccate ancora una volte ed ancora una volta la scintilla nasce dal Municipio dei Beni comuni.…
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Tempi dei cuori che s'infiammano (Vol. 2)

Tempi dei cuori che s’infiammano

Attorno a famose foto degli anni '70 si è formato un collettivo per raccontare le storie di molti che ai Tempi dei cuori che s'infiammano scelsero l'impegno. Anche ora sono tempi…
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Il golfo ai poeti. No basi blu

Ad un anno dall'uscita dell'ebook, a gran richiesta, Il golfo ai poeti (no basi blu) è uscito in cartaceo. Una brossura (15 x 21) di 108 pagine, storia, presente e futuro…
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Chi sono

Cienfuegos - Tutto sarà niente

Chi sono è una domanda a cui non è possibile rispondere in poche righe. Scrivo, faccio cose, vedo gente, stanco, sobillo (per modo di dire). Abbacinato dalla complessità delle cose, intollerante verso l'intolleranza e la banalità, sogno ad occhi aperti una società in cui i diritti di tutt* seppelliscano gli interessi di pochi. Impiegato, padre, marito, e tante altre etichette, che non mi impediscono di "sprecare" ogni mia energia per tentare di lasciare, a chi verrà, un mondo lievemente migliore di quello che ho trovato. Osservare, conoscere, studiare ed assemblare i pezzi di un mondo e raccontarli, che sia passato o che sia presente, per me è sempre stato un piccolo atto rivoluzionario. Scrivere non per celebrare o celebrarsi, ma per costruire un perpetuo porsi domande, senza pretendere di trovare le risposte.

Siamo disposti, con la stessa uniforme, ad arare se sarà necessario.
Camilo Cienfuegos

Dicono di me...

Moulin - Tutto sarà nienteNessun tentativo autocelebrativo, anzi. Nel detestare i riflettori, i complimenti, le lusinghe, ho tentennato a proporre i commenti dei lettori ai miei lavori. Tuttavia, senza alcuna falsa modestia, quando mi ritrovai di fronte a tanti messaggi, ho pensato che fosse giusto conservarli. Così nasce questa sezione: archiviare recensioni, commenti, critiche, rassegne stampe, articoli della carta stampata e del web, interviste e tutto ciò che parla del mio lavoro e che aiuta a farlo conoscere.

Per sette ore sono stato torturato fisicamente e mentalmente.
So che oggi sono arrivato al limite della resistenza.So anche che domani, se ricomincia, finirò per firmare.

Jean Moulin

All Fulmine è oltre il ponte

Ho finito di leggere il tuo libro, da cui non sono riuscita a staccarmi fino alla sua conclusione. Avvincente, scritto benissimo, sembra quasi di poter vivere ogni momento descritto in questi luoghi. Bellissimo davvero.

Mirella Chiappini

Uno stile asciutto, sincero e schietto, organicamente aderisce alla storia che racconta. Sembra di respirare l’aria della battaglia ogni volta e viene fuori tutta l’umanità, l’ironia e le fragilità di ragazzi per quanto già maturi che fecero la scelta della montagna.

Andrea Mugnai
Hai saputo descrivere bene, emozionandomi, la storia di Fulmine e dei partigiani, ragazzi che hanno dovuto fare una scelta e hanno scelto la Giustizia e la libertà, mettendo a repentaglio la propria vita e quella dei propri famigliari. Oggi i fascismi sono diversi, globali. In questi giorni tanti giovani sono in piazza più o meno consapevolmente, ma dovranno anche loro scegliere se vogliono per avere un futuro e spero che avranno il coraggio e la determinazione di Fulmine nell’andare oltre il ponte per un mondo più giusto. Quelli della mia generazione non lo hanno saputo fare.
Paolo Canepa

Contatti

Pier Paolo PasoliniIn un mondo connesso in ogni luogo ed in ogni tempo, così capillarmente, siamo in rete anche se non facciamo rete. Contattarsi è divenuto un esercizio quasi quotidiano, ascoltarci un raro dono. Qui potrete contattarmi ed ascoltarci. Nel tentativo di essere scambio, contaminazione, condivisione. Utilizziamo strumenti innovativi per cercare di colmare distanze fisiche, curandoci di curare le relazioni umane.

Chi si scandalizza è sempre banale, ma è anche sempre male informato.
Pier Paolo Pasolini

Campagna NO base blu

no base blu

Una mobilitazione NO BASE blu

No base blu diventa una mobilitazione. Nasce dall’energia collettiva della rete spezzina Pace e Disarmo, dall’esigenza di opporsi ad un progetto sbagliato ed anacronistico. Una richiesta di partecipazione per fermare un’enorme spesa pubblica in settori meno urgenti per la collettività. Come? Mettendo a sistema le energie per proporre un cambiamento nasce la convergenza contro l'adeguamento agli standard NATO della base spezzina, dipinta di blu. La rete spezzina Pace e Disarmo significa ACLI, ANPI, ARCI, Archivi della Resistenza, Associazione Culturale Mediterraneo, Associazione Amici di Padre Damarco, Associazione di solidarietà al popolo Saharawi, Associazione Murati Vivi, Chiesa…
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L'ultimo arrivato!

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

ORDINALO!