Tag: NATO

Opinioni

Il golfo mormorò non passa lo straniero

Con largo anticipo dal 24 maggio, la senatrice Raffaella Paita prende il sopravvento: il golfo mormorò, non passa lo straniero. Cavillando sul fatto che nel 1915 i fanti invasero l’impero asburgico passando l’Isonzo e non il Piave, il golfo (che fu) dei poeti può assurgere all’altare della Patria. In fondo l’aggressione sabauda, in quella che […]

William Domenichini 
Opinioni

NATO per manifestare liberamente

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, che piaccia o non piaccia alla NATO. Ma prima di arrivare al dunque, occorre riflettere sul momento che siamo chiamati a vivere. Un’aria plumbea ci sta avvolgendo? Parrebbe di si, con dei segnali piuttosto concreti. […]

William Domenichini 
anche se ci crediamo assolti siamo lo stesso coinvolti
Analisi Global Il golfo ai poeti Libri MuratiVivi Pace

Anche se ci crediamo assolti siamo lo stesso coinvolti

Se fino a qualche mese fa bastava mandare dei treni di munizioni e armi nei teatri di guerra, ora anche se ci crediamo assolti siamo lo stesso coinvolti. Come mai dal molo Varicella sono giorni che non c’è l’ombra di un’unità alle bitte? Sparita la fregata Virginio Fasan (F 591), una fregata missilistica della Marina Militare, […]

William Domenichini 
Analisi Il golfo ai poeti Libri Local

Un poligono patrimonio dell’umanità

Cosa ci fa un poligono in un’area patrimonio dell’umanità? Delle tante militarizzazioni del golfo che fu dei poeti, il balipedio Cottrau, come ho già affrontato, rappresenta a pieno titolo il cliché di espropriazione di luoghi meravigliosi e del loro inquinamento. Un’area destinata a poligono di tiro sperimentale per armi balistiche e di artiglieria, si presenta […]

William Domenichini 
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L'ultimo arrivato!

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

ORDINALO!