Tag: Seymour Hersh

Seymour Myron Hersh è un giornalista e scrittore statunitense, vincitore del Premio Pulitzer (1970) per il massacro di Mỹ Lai, conosciuto anche come massacro di Sơn Mỹ, perpetrato dai soldati statunitensi della 23ª Divisione di Fanteria dell’esercito statunitense, agli ordini del tenente William Calley, i quali uccisero 504 civili inermi e disarmati, principalmente anziani, bambini e neonati. È stato reporter per The New Yorker e Associated Press, per il quale si occupa di temi geopolitici, di sicurezza e militari, in particolare riguardo l’operato dei servizi segreti e di intelligence.

Nel dare la caccia a storie nascoste, si apprende che scavare nelle piccole bugie rivela molto sulle bugie più grandi.

Seymour Hersh

Cover-up - seymour hersh
Analisi Global

Cover-up

Alla mostra del Cinema di Venezia sarà presentato in anteprima mondiale Cover-Up, il nuovo documentario su Seymour Hersh e la sua carriera nel giornalismo investigativo dei registi Laura Poitras e Mark Obenhaus. Le proiezioni seguiranno questo autunno al Toronto Film Festival e al New York Film Festival. Il film continuerà a essere proiettato nei festival […]

William Domenichini 
Analisi Global

Il fastidioso giornalismo d’inchiesta

Il fastidioso giornalismo d’inchiesta, come quello di Seymour Hersh, che ha qualche confidenza con il Premio Pulitzer (e con tanti altri riconoscimenti), secondo il quale emergerebbe come l’establishment statunitense fosse direttamente responsabile dell’esplosione che ha causato la distruzione dei gasdotti baltici russo-tedeschi. Ha ragione o torto? E se proprio questa domanda fosse sbagliata? Riporto un […]

William Domenichini 
3d book display image of Il golfo ai poeti (no basi blu)

L'ultimo lavoro

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese. Pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla. Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.
Antonio Mazzeo

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