Antifascismo Dicono di noi Fulmine è oltre il ponte Libri
William Domenichini  

“Fulmine” contro il “fascismo eterno”

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“Fulmine” contro il “fascismo eterno” è la recensione di Giorgio Pagano, tratta dalla rubrica Luci della Cittàwww.cittadellaspezia.com

Mi chiedo cosa abbiamo lasciato. E se tutto ciò non fosse servito a nulla? Se tutti quelli che abbiamo sepolto uscissero dalle loro tombe, ora in questo momento, e vedessero in che mondo viviamo, probabilmente ci verrebbero a prendere nei nostri comodi letti, a domandarci come sia possibile che oggi questo nostro mondo sia ritornato a vivere barriere che credevamo fossero irripetibili. Sembra che gli orrori vissuti siano stati riposti in un cassetto, abbandonati tra le righe di una vecchia enciclopedia di cui nessuno si cura più”.

Sono le parole di Ciro Domenichini “Fulmine”, partigiano di Follo, nelle pagine finali del libro “Fulmine è oltre il ponte”, scritto dal nipote William. Le parole malinconiche di un vecchio che ha quasi 97 anni.

Il libro è un romanzo storico sulle vicende di un giovane militare sbandato l’8 settembre 1943, poi partigiano del “Battaglione Val di Vara” della Colonna “Giustizia e Libertà”. Un romanzo che si fonda su fatti realmente accaduti, e che intreccia documentazione storica e capacità di invenzione letteraria. Dove ci sono i “personaggi”, come in ogni romanzo che si rispetti. Così come c’è il paesaggio, il bellissimo paesaggio delle nostre terre. E’ un libro che consiglio ai ragazzi di oggi, per i quali è sempre più difficile conoscere le trame di un passato così lontano.

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3d book display image of Il golfo ai poeti

L'ultimo arrivato!

Immaginate di tornare indietro nel tempo, 150 anni fa e ripercorrere le strade che circondavano uno dei luoghi più incantevoli del Bel paese: il golfo dei poeti. Oggi quella meraviglia è circondata da una quantità impressionante di muri, fili spinati ed un cartello: "Zona militare". un viaggio per guardare con spirito critico al presente, fotografarlo e raccontarlo nella sua realtà, quella che spesso viene celata dietro ombre di silenzio, nell’intento di prendere coscienza di ciò che non funziona, di ciò che andrebbe modificato, ma soprattutto di ciò che va impedito nel prossimo futuro, rivedendo profondamente un’occasione storica che altrimenti verrebbe a mancare.

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