Fulmine è oltre il ponte Libri Recensioni
William Domenichini  

Messaggio di Sergio Mattarella

Mai e poi mai avrei pensato di ricevere un messaggio di Sergio Mattarella.

ILa lettera al presidente Mattarellal 25 aprile scorso, in pieno clima pandemico, decisi di inviare al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, una lettera, ringraziandolo per la sobrietà e l’intelligenza con cui sta compiendo il suo lavoro, ancor di più in questo momento storicoì. La lettera che gli ho scritto accompagnava un piccolo dono, una copia del mio libro, Fulmine è oltre il ponte.

Dopo due mesi,  apro la cassetta della posta, ahimè scrigno di rare buone notizie (bollette, ecc.), e trovo una busta a me indirizzata. La volto e vedo la scritta “Il Presidente della Repubblica”.

Il messaggio del presidente Mattarella

Apro la lettera, non senza emozione, e sbuca un biglietto di ringraziamento che conserverò gelosamente, e che recita:

La ringrazio molto per avermi gentilmente inviato “Fulmine è oltre il ponte”: è una bella testimonianza, reale e coinvolgente, dell’impresa di giovani che allora difesero la libertà. Grazie per le sue parole, cosi cortesi nei miei confronti. La saluto con cordialità.

Sergio Mattarella

Il messaggio del presidente Mattarella William Domenichini e il messaggio del presidente Mattarella

Un grande onore ed una grande emozione che vogliamo condividere con tutte e tutti voi che avete sostenuto e continuate a seguire questo progetto ed un ringraziamento a Laura Ivani, giornalista del Secolo XIX, che ha raccontato le nostre emozioni.

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L'ultimo arrivato!

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

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