Scuola, laboratorio di Pace a Massa
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William Domenichini  

Scuola, laboratorio di Pace a Massa

Sabato 18 novembre 2023 si discuterà a Massa di Scuola, laboratorio di Pace.

L’iniziativa è organizzata dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università e dall’associazione Mycelium, presso la sala del convento dei frati cappuccini a Massa.  L’occasione di raccontare l’esperienza che ha portato alla redazione dei volumi Scuola, laboratorio di Pace: Storia, geopolitica e didattica di pace e Militarismi e narrazioni belliciste.

Ne parleremo con:

  • Serena Tusini (Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università)
  • Fausto Pascali (docente e attivista movimento No base)
  • William Domenichini (scrittore e militante)
  • Davide Tutino (docente e attivista per i diritti)

La scuola come laboratorio di paceLa scuola, laboratorio di Pace è una raccolta di interventi di insegnanti, scrittori, militanti pacifisti. Considerato l’interesse che ha suscitato l’incontro dal titolo La scuola laboratorio di pace. Conoscere i conflitti, prevenire la guerra, organizzato dal CESP e tenutosi a Napoli il 5 maggio 2022, si è pensato di replicare con altri convegni in tutta Italia, mettendo al centro della discussione il conflitto in corso in Ucraina e altre questioni riguardanti la militarizzazione del nostro paese, a partire dalle scuole. Dopo Napoli altri convegni, a Catania, Noto, Palermo, Grosseto, Terni, Bracciano, Pisa, Cagliari, Altamura, Saronno, Molfetta, Lecce, La Spezia, Massa, hanno affrontato la ricostruire il contesto storico, sociale e geopolitico del conflitto e rompere gli schemi della propaganda bellicista.

Nel mio contributo ho iniziato da un elemento: Demilitarizzare La Spezia. Non è una semplice frase, ne un banale slogan, forse un auspico. Si tratta di un’opera artivistica. Nel luglio 2021 quell’opera fu realizzata dagli artisti del Dada Boom al CAMeC, museo pubblico spezzino, nell’ambito di una rassegna su Giacomo Verde. In una città che ha visto trasformazione, “crescita” ed “equilibrio” fondato sulla realtà militare una performance simile suscita non pochi problemi? Una simbiosi che ha plasmato quasi antropologicamente il tessuto sociale e culturale, assume un significato profondo. Tant’è che quell’espressione rappresenta una speranza per tutti coloro i quali ritengono che la città, la sua comunità, il suo territorio, abbiano pagato un prezzo enorme sull’altare militare.

Si tratta del secondo volume del progetto, in brossura, disponibile su https://www.aracneeditrice.eu

Autori: Silvano Cacciari, Massimo Coraddu, Umberto De Giovannangeli, William Domenichini, Ugo Giannangeli, Michele Lucivero, Antonio Mazzeo, Fausto Pascali, Lorenzo Perrona, Rosa Siciliano, Andrea Vento


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Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

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