Basi Blu ovvero la militarizzazione del golfo
Il golfo ai poeti Libri MuratiVivi
William Domenichini  

Basi Blu ovvero la militarizzazione del golfo

Nuovi cantieri e nuovi fondi: Basi Blu ovvero la militarizzazione del Golfo di La Spezia è un dossier pubblicato su InsideOver, realizzato da Giuseppe Gagliano.

La Spezia è una città stretta tra due destini. Da un lato, la sua vocazione secolare come base strategica della Marina Militare; dall’altro, il richiamo di un futuro fondato sul turismo sostenibile, sull’economia blu, sulla riconversione di un tessuto urbano e produttivo oggi dominato dalla logica della Difesa. In mezzo, uno Stato che continua a investire miliardi per rafforzarne la funzione bellica, e una comunità civile che prova a rialzare la testa.

La militarizzazione del Golfo della Spezia non è un fenomeno recente, ma oggi assume un carattere più marcato, più strutturale, più visibile. Non si tratta più solo dell’Arsenale Militare Marittimo, dei bacini di carenaggio o della storica diga foranea che protegge l’insenatura: oggi il baricentro si è spostato su nuovi cantieri, nuovi fondi, nuove strategie. Il progetto “Basi Blu”, pensato per adeguare le basi navali italiane agli standard operativi della NATO, rappresenta il cuore di questa nuova fase. Un piano da 1,7 miliardi di euro – di cui 559 milioni già stanziati – che ridefinisce la geografia del potere nel porto spezzino: nuovi moli, dragaggi nei fondali inquinati, attracchi per unità navali di grandi dimensioni.

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L'ultimo arrivato!

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

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