Pessimismo della ragione, ottimismo della volontà
LeAli a Spezia è un progetto politico civico spezzino, costituito nel 2017, nell’alveo dei valori del centro sinistra che tuttavia lanciò un progetto alternativo all’amministrazione di centrosinistra uscente. Promotore ed animatore del progetto è Guido Melley. L’intendimento fu, fin dal principio, di coinvolgere e valorizzare le persone che hanno dato e vogliono dare un contributo concreto e creativo alla città, creando un’elaborazione pubblica, collettiva, dal basso. Un vero e proprio percorso di partecipazione dei cittadini che sarà declinato con assemblee e tavoli tematici nei quartieri e nei luoghi di lavoro.
Alle elezioni amministrative del 2017 riuscì a far eleggere due consiglieri comunali (Guido Melley e Roberto Centi). Nel 2020, per elezioni regionali liguri, aderisce alla lista Sansa ed ottiene alla Spezia l’8,26%, contribuendo ad eleggere Roberto Centi come consigliere regionale. LeAli si ripresenta alle comunali 2022, sostenendo Piera Sommovigo, candidata unitaria del centrosinistra. Ottiene il 7,22% e 2 eletti. Nel 2024, aderisce come movimento civico, al raggruppamento AV, ottenendo il 6,68%.
Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.
Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.
Antonio Mazzeo