Books

I miei libri - Urtubia - Tutto sarà nienteBooks, la pagina dedicata ai miei libri, o quel che scrivo, decidete voi. Quando iniziai a scrivere, mosso da una spinta morale di raccontare e senza alcune ambizioni, imboccai una strada, quella che continuo a percorrere, con il piacere di chi vuole narrare delle storie. Gli orrori del mondo, le vite degli altri, un po’ di se stesso (ma non troppo), le gioie della vita, gli incubi che la possono attraversare. Una “collega” di penna mi disse che i miei libri, la mia scrittura, è un atto civile, politico. Le risposi che anche la sua scrittura è un atto civile e politico, come quella di chiunque prenda “carta e penna” ed imprima il suo pensiero, la sua esistenza. Se non impregnato di ignavia, se non è un semplice atto edonista, autoreferenziale, scrivere è. e sarà sempre, un atto politico. Vorrei raccontare un pezzo di noi stessi, in relazione al mondo che ci circonda, e come noi circondiamo il mondo. Ciò che è stato e ciò che è, cercando di farlo con l’intento di “restare umano“.

Questa pagina ha come icona Lucio Urtubia, un Quijote che non combatte contro i mulini a vento ma contro veri giganti.

Il possibile dell’impossibile, questa è stata la mia vita.


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Fulmine è oltre il ponte

di William Domenichini

€15

5 settembre '43. Ciro ha vent’anni, è in guerra. Il suo plotone riceve l’ordine insensato di far saltare in aria un convoglio di munizioni, appena consegnato in una polveriera vicino al Brennero. Dopo averlo eseguito, i comandi dell’esercito sembrano disciogliersi come neve al sole, e si trova senza ordini, ignaro di ciò che sta accadendo, sbandato. Inizia l'odissea di un

Basi blu cartaceo
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Fulmine
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Basi blu
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Riconversioni urbane
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Berlin Timelapse
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Shadow
3d book display image of Il golfo ai poeti

L'ultimo arrivato!

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese: pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla.

Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.

Antonio Mazzeo

ORDINALO!