Diario di bordo

Diario di bordoIl blog, un Diario di bordo, un’esperienza nata con fulmineoltreilponte.it ed il suo diario, Campo di lancio, che si è trasformata ed evoluta in questa nuova veste. Analisi, opinioni, informazioni e curiosità, pensieri critici e sentimenti. Insomma una voce scossa dal mondo che ci circonda, dalla necessità di imprimere nella mente e non dimenticare, perché “un popolo senza memoria è un popolo senza storia e senza futuro“. Un modo per fissare, archiviare, custodire, ciò che accade intorno a noi e mettere a disposizione di tutte/i il proprio percorso, condividerlo.

Un fiume in piena di notizie ci inonda ogni giorno. Ci riteniamo informati, ma stiamo annegando in un rumore di fondo. Il blog, un Diario di bordo, vuole essere anche uno squillo, un sussulto. Riflessioni, narrazioni, approfondimenti, dati e riferimenti come esercizio personale, ma anche contributo collettivo. Un modo per condividere la necessità critica su ciò che ci circonda. Nessun megafono (mi incepperei), ma dalla necessità di riflettere, silenziosamente in mezzo a folle urlante, per poter trovare una sitenti in un dialogo multipolare. Qui troverete tutti i miei articoli, potrete commentarli e se volete condividerli.

Questa pagina ha come icona Antonio Gramsci,

Odio gli indifferenti. Credo come Hebbel che «vivere vuol dire essere partigiani»


3d book display image of Il golfo ai poeti (no basi blu)

L'ultimo lavoro

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese. Pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla. Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.
Antonio Mazzeo

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