Il blog, un Diario di bordo, un’esperienza nata con fulmineoltreilponte.it ed il suo diario, Campo di lancio, che si è trasformata ed evoluta in questa nuova veste. Analisi, opinioni, informazioni e curiosità, pensieri critici e sentimenti. Insomma una voce scossa dal mondo che ci circonda, dalla necessità di imprimere nella mente e non dimenticare, perché “un popolo senza memoria è un popolo senza storia e senza futuro“. Un modo per fissare, archiviare, custodire, ciò che accade intorno a noi e mettere a disposizione di tutte/i il proprio percorso, condividerlo.
Un fiume in piena di notizie ci inonda ogni giorno. Ci riteniamo informati, ma stiamo annegando in un rumore di fondo. Il blog, un Diario di bordo, vuole essere anche uno squillo, un sussulto. Riflessioni, narrazioni, approfondimenti, dati e riferimenti come esercizio personale, ma anche contributo collettivo. Un modo per condividere la necessità critica su ciò che ci circonda. Nessun megafono (mi incepperei), ma dalla necessità di riflettere, silenziosamente in mezzo a folle urlante, per poter trovare una sitenti in un dialogo multipolare. Qui troverete tutti i miei articoli, potrete commentarli e se volete condividerli.
Questa pagina ha come icona Antonio Gramsci,
Odio gli indifferenti. Credo come Hebbel che «vivere vuol dire essere partigiani»
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Riporto l’intervista pubblicata su CDS, in cui affronto il tema Basi Blu e l’assenza della politica che pesa come un macigno. tratto da CittadellaSpezia “Il Golfo ai poeti. No basi blu”. Un titolo che la dice lunga su come William Domenichini la pensi riguardo al progetto che la Marina militare sta portando avanti per cambiare
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Affari guerra sostenibilità, un mix difficilmente ottenibile se non in un modo: SeaFuture. Come far passare sotto il naso affari per la guerra in una fiera organizzata in uno dei luoghi più inquinati del territorio? Tingerla di retorica e di sostenibilità ambientale, magari mischiandole sapientemente in un’operazione di marketing accurata. Premessa Blue economy. Un modello
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Interessi al mondo subacqueo o alle fonti fossili? Geopolitica, strategia, interessi del mondo subacqueo è il titolo del white paper che sarà presentato il 27 marzo 2023, presso l’Accademia Navale di Livorno. Realizzato da Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine e Marina Militare con collaborazioni universitarie, si preannuncia come un ulteriore conferma che i quattrini pubblici investiti
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Quando la confusione è tanta sotto il cielo, per l’informazione del mainstream la situazione appare eccellente. Ridere delle giravolte di chi confonde un ufficio stampa con la professione di giornalista? O commiserare la nostra condizione, investiti da un’interrotto fiume di informazioni? Un volume tale da dar l’idea di libertà, ma che nella sostanza parla lingue
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Le attività militari delle forze armate, l’adeguamento delle sue infrastrutture portuali alle direttive NATO, le dinamiche dei colossi dell’energia ed il loro impatto nell’ambiente, sono state oggetto di approfondimento. Visti i tempi, gli sviluppi ed il flusso inondante di informazioni a cui siamo sottoposti, può esser utile ripartire dalle puntate precedenti per guardare ancora più
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Aree militari ed amianto rischia di essere un motivo di riproposta dell’adagio in cui il pubblico riqualifica il privato trae profitto? Ça va sans dire, è certamente uno dei temi scottanti ed oggetto della mia narrazione. In un contesto, come quello spezzino, da record di incidenza del mesotelioma pleurico, in cui si dichiarano ben 104.800 metri
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Il compatto difesa assume sempre di più le tinte del paese dei Barbagianni. Ministro che arriva, assunzioni che trovi, ma al di là dei riferimenti collodiani, le uniche certezze che resistono al tempo sono due: il crollo ineludibile dei dipendenti civili, le infinite promesse della politica, in tutti i livelli di rappresentazione (consiglieri comunali, sindaci,
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Si è costituita il 1° marzo scorso, nella Sala teatro della chiesa metodista, la Rete spezzina per la Pace e il Disarmo. La Rete ha queste finalità e obiettivi: favorire il confronto con tutte le associazioni e realtà locali impegnate sui temi della pace, del controllo degli armamenti e del disarmo per promuovere specifiche iniziative
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Si è costituito, in Italia, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole. Si tratta di uno strumento per “una decisa e costante attività di denuncia di quel processo di militarizzazione delle nostre istituzioni scolastiche già in atto da troppo tempo nel nostro Paese“. Aderisci qui. Puoi seguire le attività su Facebook.com e su Instagram. Nei mesi scorsi
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Cosa ci fa un poligono in un’area patrimonio dell’umanità? Delle tante militarizzazioni del golfo che fu dei poeti, il balipedio Cottrau, come ho già affrontato, rappresenta a pieno titolo il cliché di espropriazione di luoghi meravigliosi e del loro inquinamento. Un’area destinata a poligono di tiro sperimentale per armi balistiche e di artiglieria, si presenta
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Giovedì 2 marzo 2023, presso l’auditorium Cardarelli alla Spezia, si è svolto il convegno nazionale di aggiornamento e formazione “La scuola come laboratorio di Pace“. L’iniziativa era rivolta al personale scolastico, ed è stato organizzato dal Centro Studi per la Scuola Pubblica e COBAS La Spezia. La scuola come laboratorio di Pace è stato un
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Iniziativa sulla sicurezza globale è la proposta cinese, in un mondo in cui sembra vigere una neolegge manichea, surrogato della tifoseria da stadio, in cui si è più attenti a sapere da che parte ci si schiera (buoni e cattivi, liberi e sottomessi, bianchi e resto del mondo, ecc, ecc.). Il 21 febbraio 2022, il
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Il fastidioso giornalismo d’inchiesta, come quello di Seymour Hersh, che ha qualche confidenza con il Premio Pulitzer (e con tanti altri riconoscimenti), secondo il quale emergerebbe come l’establishment statunitense fosse direttamente responsabile dell’esplosione che ha causato la distruzione dei gasdotti baltici russo-tedeschi. Ha ragione o torto? E se proprio questa domanda fosse sbagliata? Riporto un
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Apri il giornale e trovi a tutta pagina “Basi blu, ecco il progetto del molo Varicella. Pronti 9 milioni di euro per l’investimento“. Una narrazione che fa pensare a quer pasticciaccio brutto der molo Varicella. Dopo aver passato più di qualche nottata a cercare (e trovare) documenti, carte, progetti, delibere, determine, leggi di bilancio, interrogazioni
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C’era una volta un re, diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta l’Arsenale dei miracoli. Non era un Arsenale di lusso, ma un semplice Arsenale della Marina militare,. Da catasta forse, ma di quelli che fino al 1950 contavano oltre 12mila lavorator*, operai*, impiegat*, maestranze che sapevano “fare le