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Opinioni
William Domenichini  

Frau Pucciarelli…. hihihihihihi

Recentemente ho rivisto il capolavoro di Mel Brooks e quando si presenta frau Blucker ho avuto un’illuminazione: è la senatrice Pucciarelli tale e quale e il lontananza ho sentito hihihihihihi. Il nistrito tuttavia non dovrebbe essere preceduto da un’austera inflessione germanica, bensì da un cacofonico accento lunigianese ed un eloquio bandito da ogni manuale della grammatica italiana.

Al netto del nitrito che si può udire nominandola, si sprecano le sortite tanto al chilo, di una politicante professionale, che ha messo in soffitta mestoli e tegami, per abbracciare i campi floridi di Pontida. E non senza una qualche fortuna. Facciamo un recap, come si dice. Diploma di terza media, professione casalinga. Fin qui. Esponente della Lega Nord fin dalla sua fondazione. E il mistero s’infittisce, perché inizia la sua cavalcata verso il potere. Ma facendo la gavetta, non crediate.

Alle elezioni provinciali del 2007 si candida al consiglio provinciale della Spezia (quando si eleggevano ancora), ma non è eletta. Si candida alle elezioni regionali in Liguria del 2010 ma non è eletta. Nel 2011 è candidata a sindaco di Santo Stefano Magra, ottiene l’11,45% e diventa consigliere comunale di minoranza. Segretaria provinciale della Lega Norda nel 2013, si candida alle elezioni politiche del 2013, ma non è eletta. Deve aspettare le elezioni regionali liguri del 2015 per fare bingo. Si candida nella liste della Lega Nord ed è eletta in Consiglio Regionale, in virtù di ben 1.369 preferenze ottenute nel collegio spezzino.

Come si suol dire, l’appetito vien mangiando. Così non termina la consiliatura regionale, perché alle elezioni politiche del 2018 viene candidata e, grazie alla sua posizione nelle liste, eletta al Senato. Approdata a Palazzo Madama e diventa vice presidente del gruppo parlamentare leghista, membro della 14ª Commissione permanente del Senato Politiche dell’Unione Europea e della Commissione Difesa e successivamente viene anche eletta presidente della Commissione diritti umani. Le vie del Signore, sono infinite.

Il 24 febbraio 2021, Mario Draghi l’ha nominata sottosegretario alla Difesa nel suo governo, mantenendo tale incarico fino al 21 ottobre 2022. Qui da il meglio di sé. Ma ci arriveremo, perché il suo escursus non termina qui. Alle elezioni politiche del 2022 è candidata nel collegio uninominale ligure ed eletta al Senato. Entrata nuovamente a Palazzo Madama, viene designata per far parte nuovamente della 3ª Commissione permanente (Affari esteri e difesa). Nel 2024, ancora in carica come senatrice, si candida in consiglio regionale alle elezioni anticipate in Liguria, a sostegno di Marco Bucci. Riceve 1184 preferenze, non risultando eletta, pertanto restando senatrice.

Stefania Pucciarelli è nota sulle sponde del golfo spezzino per un fatto. Presentò un emendamento per l’assunzione di 700 lavorator* nell’Arsenale della Marina militare, il bando che ne seguì ne assunse, su tutto il territorio regionale ligure, ben 66. Quando si dice mantenere le promesse. Nei giorni scorsi, siccome non è andata giù a molti che la meglio umanità abbia protestato per una settimana intera liberando piazza Chiodo e costituendone un’agorà politica e sociale mai vista in città, non poteva mancare. Terminata l’acampada, Piazza Palestina libera è tornata la rotatoria con il Chiodo al centro, pulita più di prima, al netto degli accostamenti deplorevoli, fatti da chi sono affidate funzioni pubbliche ed avrebbe il dovere di adempierle con disciplina ed onore. Ecco associare alla spazzatura chi manifesta pacificamente, caro consigliere Basso, potrebbe essere disonorevole e poco disciplinato.

Ma è rimasta una bandiera, sulla resta del Maggiore generale del genio civile che rombò il golfo dei poeti. Dunque va rimossa. Fortuna vuole che c’è chi si è chiesta, definisci una bandiera.

Per fortuna che gli occupanti di Piazza Chiodo hanno dichiarato di aver lasciato la piazza più pulita di come l’hanno trovata. C’è stato bisogno dell’intervento degli operai del Comune per rimuovere la bandiera palestinese messa dagli stessi occupanti sul monumento di Domenico Chiodo. Questo è il rispetto per la città, la sua storia, per i suoi spazi pubblici, per i suoi monumenti e ciò che rappresentano.

Stefania Pucciarelli
(11 ottobre 2025)

Operai del comune o agenti della Digos, poco importa. Le misure di sicurezza, ragazzi, rispettiamole. Poi vi fate male e non so cosa potrebbe dire la senatrice Pucciarelli. Che a causa dei manifestanti chi doveva rimuovere la vituperata bandiera palestinese si è fracassato al suolo? Mettetevi una mano sulla coscienza e la prossima volta, mettete almeno il caschetto. E siccome la piazza era effettivamente più pulita di come la si è trovata, con enorme rosicata dell’assessore all’ambiente che dicono fosse stato verde dalla vergogna, allora la questione è la bandiera.

Ma pensate che sia finita? Ma nemmeno per sbaglio. 24 ore. Inaugurazione del museo all’interno del sito di Oto Melara (oggi Leonardo, non so se la senatrice sia stata messa al corrente dell’asset aziendale), in occasione dei 120 anni di storia dello stabilimento. Non è da sola, ma con l’onnipresente Gian Marco Medusei e un noto tagliatore di nastri seriale spezzino.

Spiace leggere gli attacchi gratuiti a chi lavora in questo comparto, che altro non fanno che portare l’eccellenza italiana, e direi in questo caso spezzina, nel mondo. Siamo tutti per la pace, e chi non lo è. Ma non credo che la pace si potrà mantenere chiudendo stabilimenti come quello di Oto Melara per convertirli in non si sa bene che cosa. Nel frattempo i regimi intorno a noi si stanno armando fino ai denti. Il concetto di deterrenza è il miglior alleato della pace, non certo la conversione di realtà come quella dell’Oto Melara in altro.

Stefania Pucciarelli
(11 ottobre 2025)

Piccolo recap. Gli attacchi, come dice Cloris Leachman de noi autri con borsa firmatissima, non sono mai stati rivolti ai lavoratori. Le bugie non si dicono senatrice, basta leggere le note e i documenti prodotti dal comitato Riconvertiamo SeaFuture. Quando, il più presto possibile, i venti di guerra diminuiranno o, vivaiddio cessassero, le commesse verranno annullate, lo spiegherà lei il motivo di cassintegrazioni o licenziamenti? Non è una “gufata”, ma il possibile refrain di un film già visto poco dopo la caduta del muro di Berlino, quando centinaia di lavoratori spezzini del settore armiero si trovarono a spasso perché la minaccia comunista svanì.

Non siamo tutti per la Pace. Il governo che sostiene la senatrice Pucciarelli non ha mai mosso un dito, non per la pace, ma per rispettare l’art.11 della nostra Costituzione. Forse teme che la Francia ci invada, o la Slovenia muova le sue truppe verso Trieste. Forse il Brennero è minacciato dagli austroungarici, oppure la guardia svizzera sarebbe intenta a muovere a tenaglia: dal San Gottardo con manovra di distrazione per poi vendicare Porta Pia nella Capitale.

Insomma. Non menatela. Armiamoci. ;Meglio non divagare troppo sulle stramberie della senatrice, meglio stare con i piedi per terra. Leonardo, nonostante i tentativi di Cingolani, produce delle eccellenze. E le vende, perché un’azienda pressoché privata tende a produrre per trarne un qualche profitto. Tra le eccellenze c’è il famosissimo super rapido, versione da 120 colpi al minuto del fiore all’occhiello spezzino: il cannone Otobreda 76/62.

A chi lo vende? Innanzitutto alla Marina militare italiana. E fin qui. Poi è montato sui cacciatorpediniere classe Iroquois dopo l’aggiornamento TRUMP (Canada), sulla classe Themistokles dopo l’aggiornamento (Grecia), sui motomissilistiche classe Tiger, pattugliatori classe Albatros, le corvette classe Braunschweig e i pattugliatori classe Gepard (Germania). Per rimanere in Europa sulle FREEM francesi, sui pattugliatori classe Bir Anzarane (Francia e Norvegia), sulle corvette classe Descubierta (Spagna), sulle corvette e fregate classe Sigma (Paesi Bassi) e la lista prosegue.

L’export investe anche le corvette classe Pohang (Corea del Sud), le corvette classe Kamorta (India), le corvette classe PR-72P (Perù), ma soprattutto le FREMM cedute all’Egitto, le unità navali prodotte per l’Indonesia e quelle per il Qatar. Ci dimentichiamo qualcosa? Si, le corvette israeliane che bombardavano Gaza dal mare. Più eccellenza di così.

Per cui, cara senatrice, al di là di arditi paragoni cinematografici e di nitriti che si potrebbero sentire quando esterna certe banalità, oltre ad imbarbarire ulteriormente l’opinione pubblica, avvelenandola con un manicheistico buoni/cattivi, sarebbe il caso di raccontare tutta la realtà, non solo quella che fa recupera lo 0,1% nei sondaggi. Poi c’è chi sostiene, malevolmente che non sarebbero nitriti ma ragli, ma io non mi curo di certe maldicenze.

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L'ultimo lavoro

Questo bellissimo saggio ci racconta come la cultura di guerra e di morte genera gli stessi mostri in tutto il Paese. Pessimismo, obbedienza, passività, senso di sconfitta, conformismo, opportunismo, clientelismo. Figli di un dio minore, vittime e colpevoli allo stesso tempo dei propri mali. Politici e rappresentanti istituzionali fotocopia. Iene e sciacalli ai banchetti delle opere pubbliche e gattopardi perché cambi tutto purché non cambi nulla. Lo scenario che ci delinea e ci offre queste pagine che seguiranno è certamente doloroso, tragico, inquietante, ma in questo suo coraggioso e generoso atto di denuncia traspare sempre lo smisurato amore per La Spezia, per il suo Golfo, il suo Mare. Pagine e immagini che feriscono il cuore ma in cui respiriamo ancora speranza ed utopia. Che un’altra città sia davvero ancora possibile, viva, libera, aperta, felice. Un laboratorio di Pace.
Antonio Mazzeo

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